I percorsi di gruppo

Ciò che rende prezioso un percorso di questo tipo è proprio il contributo del gruppo.

Scoprire i diversi materiali, sperimentarli liberamente in una maniera sostanzialmente libera e giocosa, può portare i partecipanti all’attività al riconoscimento di un proprio segno, simbolo, forma, stile e, forse, di una propria identità; il farlo in gruppo permette ai singoli di rispecchiarsi nell’altro, di riconoscere sé stesso e l’altro e quindi favorisce la capacità di comprensione, comunicazione ed ascolto e l’instaurarsi di modalità relazionali costruttive, sane e stimolanti con l’altro. Di non sentirsi soli, ma parte di un gruppo che sostiene rispettando e accettando l’individualità di ognuno.

Insomma fornisce ai fruitori un canale comunicativo alternativo, più spontaneo, immediato e soprattutto più vicino al loro essere e li incoraggia ad esprimere le loro emozioni manifestandole nell’espressione artistica.

La confusione, i disegni di vomiti, schifezze, in gruppo possono essere tollerati ed è un sollievo scoprire che il disegno di “schifezze” assomiglia a quello di “mare inquinato” del vicino di posto, ma anche ad alcuni quadri di famosi pittori… Ci si sente meno soli.

Seduti intorno a quei dipinti si fanno scoperte interessanti: qualcosa di innominabile può venire detto, i contenuti percepiti come esplosivi e neccessitari di essere tenuti nascosti hanno finalmente trovato espressione e, a volte, persino una risposta.

Tramite il gioco e la sperimentazione è possibile creare necessarie esperienze strutturanti dell’identità, rafforzare l’immagine positiva di sé e la fiducia nelle proprie capacità che sono le basi per operare sulla realtà e per vivere una vita di relazione soddisfacente.

Compito dell’arte terapeuta è proprio quello di creare le condizioni perché tutto ciò avvenga e di sostenere l’individuo garantendogli un luogo sicuro dove potersi esprimere in libertà, sicurezza e in assenza di giudizio.